COMUNICATO DEL 26.03.2016

Ci siamo fin ad ora ripromessi di non rispondere alle periodiche provocazioni di certa gente ma, dopo la vergognosa aggressione verbale con spintonamenti e manate del sig. Landi Sandro ad una nostra allenatrice e al padre intervenuto a difenderla, di fronte a genitori e ragazze in partenza per le finali provinciali U/14 a Capannori, riteniamo che la misura sia colma per cui chiunque intenda fare sfoggio di atteggiamenti incivili o usare termini offensivi, fidando su una presunta impunità di face book, nei confronti della nostra società o di nostri tesserati sappia che  sarà chiamato a risponderne davanti alle Istituzioni preposte (civili, amministrative, scolastiche, sportive ecc.).

Per quanto riguarda il post della Jump Volley in data 18/03 ricordiamo alle “anime candide” intervenute senza ovviamente nulla sapere della faccenda, quanto segue :

 

  1. Le cose non sono andate come favoleggiato e la dirigenza del Jump Volley conosce le dinamiche che si mettono in moto in queste situazioni ; in ogni caso il regolamento Fipav sancisce che il tesseramento societario degli atleti fino al 13° anno (quest’anno 2003 e seguenti)  ha durata annuale per cui dal 1 luglio  successivo ogni atleta può scegliere liberamente di andare dove vuole. Non più tardi di un mese fa una nostra ragazza del 2003 sicuramente una delle migliori ci ha comunicato che per motivi personali desiderava andare in un’alta società , amen.

  2. Quando nell’ottobre di due anni fa il sig. Landi ha ritenuto più conveniente lasciare il proprio incarico di allenatore nella Pallavolo Pietrasanta per creare una propria società si è portato dietro sette/otto ragazze già impegnate con la suddetta società e successivamente altre due o tre sempre della suddetta società si sono spostate nel Jump Volley. Quindi si tratta anche qui di corrompere ragazze e di tenere comportamenti indecenti, indecorosi e da imbroglioni .

  3. I rapporti fra noi e loro in questi anni sono stati di una ragazza passata da noi a loro e di una ragazza da loro a noi per poter partecipare a campionati federali relativi alla sua età a cui la società Jump Volley non ha partecipato. Ma quando

    mai siamo venuti a darvi fastidio ? Quella è una pratica che lasciamo a voi.

     

    Ci auguriamo pertanto che non si ripeta l’uso di questa terminologia nei confronti della nostra società e che vengano presentate le dovute scuse alla nostra allenatrice al fine di evitare spiacevoli conseguenze

     

    Il presidente

    Pietro Greco

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