Con l’ennesima sconfitta, e con solo due vittorie all’attivo, si chiude il girone d’andata della nostra prima squadra.
Domenica 14 gennaio, nella partita giocata a Grosseto, sul punteggio di due set a zero in nostro favore ci siamo non poco illusi che si potesse fare, che avremmo cioè compiuto quella sorta di piccola impresa che ci avrebbe ridato fiato, fiducia e nuove speranze. Due parziali giocati con tranquillità, intelligenza, ordine…. come se non avessimo nulla da perdere.
Poi la partita ha preso un altro verso: da parte nostra è mancata quella piccola dose il “cinismo” per chiudere l’incontro mentre le grossetane, cambiata la regia e recuperando un atteggiamento più risoluto, si aggiudicavano il terzo ed il quarto set. E, quindi, quasi per inerzia anche l’incontro al tiebreak.
Il prezioso punticino, comunque insperato alla vigilia della trasferta in Maremma, muoveva però la nostra misera classifica. Abbandonando l’ultimo posto ritornavano anche quel po’ di sicurezze e di aspettative che lasciavano ben sperare in un risultato positivo nell’ultimo match del girone d’andata contro quella Lucchese Pallavolo con cui condividevamo le ultime posizioni già dall’inizio di campionato. O almeno così auspicavamo un po’ tutti.
Così non è stato! La Pallavolo Lucchese, ospite sul nostro campo a Marzocchino, ha vinto meritatamente l’incontro giocando senza particolare affanno una partita che noi “dovevamo” vincere o comunque tentare di vincere. Appare evidente, e quest’ultima prova ne è un’ulteriore conferma, che quando giochiamo “sotto pressione” non siamo neppure in grado di sostenere i ritmi più blandi imposti dall’avversario. Vinto, giocando male, il primo set, nei successivi abbiamo offerto uno spettacolo deprimente e tale definizione non vuole essere certamente un eufemismo! Nel solo secondo set (perso a 21!) lo “scoutaggio” registrava qualcosa come tredici nostri errori tra battute, ricezioni, difese e attacchi a vuoto... Decisamente un po’ troppi per qualsiasi formazione che navighi in buone acque, figuriamoci per chi, come noi, è già nella burrasca!
A questo punto, prima che lo scoramento prenda il totale sopravvento e affievolisca ulteriormente, se non affossi definitivamente, le residue speranze di salvezza, credo s’imponga la necessità di una riflessione importante da parte dell’allenatore e delle ragazze. Si devono trovare, e in fretta, strade e criteri per invertire questa pericolosa tendenza già dal prossimo incontro perché solo così riusciremmo ad esorcizzare la delusione che deriva da una speranza svanita, da una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita.